Sabato 22 domenica 23 lunedi 24 Aprile 2017
Prima residenza di CORALE: Leonardo e Mael
Come ci eravamo detti questa prima residenza aveva l’obiettivo di individuare un posto per l’accampamento temporaneo per il periodo di Maggio e Giugno e anche l’individuazione dell’area dove poter costruire la casa.
Appena arrivati a Norcia siamo stati attirati da un posto subito fuori le mura di Norcia. Ci è sembrato da subito perfetto, vicino la centro, immerso nel verde, aperto e protetto allo stesso tempo. Ci siamo fomentati e abbiamo iniziato a prendere informazioni sulla proprietà. In passato era un vivaio che dopo il terremoto ha trasferito la sua attività a Roma, i proprietari vivono a Roma.
Il proprietario è tale Spannicciati Franco, che però è morto ed è rimasta la moglie e i figli.
Entusiasti del risultato ottenuto e convinti di aver trovato la soluzione migliore possibile, prendiamo i mezzi e andiamo a cercare un posto per la notte, salendo in collina.
Il giorno seguente è domenica, passiamo la giornata sdraiati al sole leggendo, dicendo cazzate e cose molto serie e profonde, facciamo una passeggiata li intorno e verso tardo pomeriggio discendiamo a Norcia e recuperiamo il telefono prima della nipote, poi dei fratelli Spannicciati:
Prima di chiamare decidiamo di andare in Comune il giorno dopo, Lunedì, per presentargli il progetto. Sono da poco entrato in contatto con il vice-presidente della Regione Umbria che è di Terni e gli chiedo se può introdurci e chiedere un appuntamento per noi al sindaco di Norcia.
Il messaggio è dell 9.06, abbiamo un appuntamento fissato per le 11.30 dal sindaco.
Andiamo all’appuntamento e siamo dal sindaco per più di un’ora. Con lui c’è anche l’assessore alla cultura. Raccontiamo il progetto. Sono molto contenti inizialmente ma quando entriamo nel dettaglio e parliamo della casa si irrigidiscono e ci dicono che hanno già tantissimi interventi in programma tra cui un mega progetto disegnato da Stefano Boeri all’interno del quale c’è una casa delle arti in cui immaginano uno spazio residenze e per fare spettacolo.
Ci dicono che sono preoccupati perché finita la fase d’emergenza torneranno ad essere una piccola comunità di 5000 persone con tanti spazi da gestire. Sono preoccupati di non avere le risorse in futuro. Proviamo a dirgli che quello che vorremmo fare noi è agile che può partire subito e che potrebbe creare l’humus adatto, facilitando in seguito l’utilizzo degli spazi di Boeri. Poi accenniamo all’area che abbiamo individuato e ci dicono che hanno già provveduto all’esproprio e che li ci verrà il nuovo palazzetto dello sport. Capiamo che sono presi da molte altre priorità (com’è normale che sia), però il progetto gli piace e ci propongono l’unico posto possibile, che è un’area comunale non lontano dal nostro vivaio di Spannicciati. Accenniamo anche al fatto che avremo bisogno di un luogo per stare in questo tempo di passaggio prima della costruzione della casa. Parliamo di affittare una casa, un posto dove mettere le tende, un container. Niente di tutto questo appare possibile. Affitti tutti presi e molto alti perchè, come sapevamo, i proprietari hanno alzato il prezzo degli affitti subito dopo il terremoto (una casa che costava 300 ora costa 900 € !!), campeggiare con le tende è impossibile perchè è parco, i container neanche a parlarne. ci propongono che hanno dei soldi a disposizione per l’ospitalità e che a seconda del periodo da noi scelto e dal nome degli artisti coinvolti (!) potrebbero mettere a disposizione qualche risorsa economica. Rimaniamo che avremmo fatto un sopralluogo nel posto da loro indicato e che ci saremmo fatti sentire.
Questo il luogo proposto:
Il posto non è male, ci sono due ordini di problemi però: che ci sono due strade abbastanza trafficate che lo costeggiano e che non c’è esattamente lo spazio delle dimensioni della casa per come l’abbiamo disegnata. Cose aggirabili in effetti. Quello che permane è però la sensazione che a Norcia ci sia già molta attenzione, che non ci sia davvero accoglienza per il progetto per come lo immaginiamo, che sia anche il centro mediatico di tutta l’attenzione post-sisma e che forse stiamo sbagliando qualcosa. Dopo qualche momento di profondo sconforto ci diciamo : “se andassimo in un posto più piccolo, nelle frazioni dove forse c’è più agibilità, più accoglienza?”
Alle 15.30 abbiamo appuntamento con il Sindaco di Preci, andiamo. (qui ci sarebbe stato un bellissimo video di noi che andiamo a Preci ma caricare il video non rientra nella modalità gratuita del sito…:-(
L’incontro con il Sindaco di Preci è di tutt’altro tenore. Preci è un Comune di 750 persone, c’è una scuola materna e dell’infanzia con 20 bambini/e e le medie con 8 ragazzi/e. Ci dice che non concorda su come sta lavorando il comune di Norcia, che c’è molta attenzione mediatica li, molte donazioni, ma tutto rimane nel Comune di Norcia, il resto è un po’ abbandonato. E’ arrabbiato perché lo invitano alle inaugurazioni ma poi da lui non si fa niente. Gli spieghiamo il progetto, gli piace, ci dice che c’è un posto dove possiamo venire con tende e camper, c’è un bagno pubblico, la doccia, l’attacco gratuito all’elettricità. Possiamo andare quando vogliamo.
Dice che per proseguire ha bisogno di un progetto, per poi capire burocraticamente come fare e individuare l’area adatta alla casa.
La nostra impressione è che Preci sia la dimensione giusta, più umana, più laterale, e più vivibile. Ancora una volta la risposta non è al centro dell’evento ma al suo lato.
Partiamo la notte stessa per tornare a Terni e lavorare Mael sui disegni della casa, io sulla parte testuale del progetto e sul report.
Qui il progetto (volontariamente senza riferimenti a Norcia o a Preci)
Ora a noi decidere dove andare.